Il cashmere

Di BFC •  Aggiornato: 05/29/20 •  7 min di lettura

Il cashmere è una fibra tessile che si ottiene dal vello della “capra hircus”. E’ morbida, setosa, liscia, leggera, non pruriginosa ed è molto termoisolante.

Il cashmere

Il cashmere è una fibra tessile ricavata dal pelo di una capra del Kashmir (da cui questo suo nome), una zona dell’Himalaya che si trova nella parte settentrionale dell’India e del Pakistan che confina con la Cina. Oggi la sua produzione è diffusa anche in molte altre parti del  mondo.

Gli sbalzi di temperatura e i rigidi climi delle regioni in cui vive favoriscono lo sviluppo (su queste capre) del duvet, un tipo di peluria ricoperta da un pelo più lungo.

Questa sua peluria (come del resto le altre fibre animali) ha la funzione di termo-regolare il corpo dell’animale in relazione all’ambiente esterno, proteggendolo sia dalle basse che dalle elevate temperature.

La fibra di cashmere è famosa per il suo impiego per fare maglioni, scialli, abiti, cappotti e abiti di lusso. Oggi in commercio la si può trovare in diversi colori naturali: bianco, marrone e grigio. Spesso la si può anche trovare tinta.

La fibra di cashmere viene considerata una fibra pregiata per la sua scarsità, ma anche per le sue caratteristiche.

Se trattati con cura, i tessuti e le maglie in cashmere di alta qualità possono durare anni senza cambiare il loro aspetto e la loro mano favolosa.

Le caratteristiche del cashmere

Una delle prime cose che ci viene in mente quando ci vien chiesto d’immaginarci qualcosa che sia morbido, è il cashmere.

Oltre alla sua morbidezza, cos’altro lo fa apprezzare? Ecco alcune delle proprietà per le quali il tessuto in cashmere viene apprezzato.

Ancorché le fibre di cashmere siano bellissime da sole,  possono venire “miscelate” con la seta, col cotone, con la lana (e persino con la vigogna, il visone, il castoro ed il cincillà): questi mix di fibre vengono utilizzati per produrre abiti, cappotti, giacche da uomo e da donna, ma anche scialli e sciarpe.

Il cashmere elasticizzato è ideale per il guardaroba femminile, in quanto accentua le curve femminili e crea un aspetto regale.

Costi e prezzi del cashmere

Gli elementi di costo che maggiormente incidono sui prezzi d’acquisto degli articoli fatti in cashmere sono sopratutto:

la qualità delle loro fibre

Migliore è la qualità delle fibre utilizzate nella loro tessitura, maggiore è il loro prezzo.

i differenti processi di produzione dei tessuti

Alcuni tessuti in cashmere sono abbastanza facili da tessere e da tingere, mentre altri necessitano di più tempo e di più lavoro.

Anche l’attrezzatura utilizzata per produrre i tessuti è un fattore chiave sul costo dei prodotti finiti.

Possono essere piuttosto costose le tecnologie all’avanguardia ed i moderni telai impiegati per fare questi tessuti, il che alla fine incide sul loro prezzo finale.

le (scarse) quantità disponibili di fibre di cashmere

Quando un qualsiasi filato è disponibile sul mercato in quantità illimitate, ovviamente è anche economico. Se le fibre per fare un tessuto sono rare o limitate, i relativi costi finali saranno elevati.

I sui impieghi principali

Il cashmere viene impiegato nel campo dell’abbigliamento sopratutto per fare,

L’abbigliamento non è però l’unico campo d’applicazione del cashmere. Nelle nostre case, il cashmere si è fatto strada anche sotto forma di trapunte, di coperte, e di tappeti.

ll Regolamento (UE) n. 1007/2011, che disciplina le denominazioni delle fibre tessili, nonchè l’etichettatura ed il contrassegno della composizione fibrosa dei prodotti tessili, prescrive che queste fibre  – siano esse precedute o meno dalla denominazione lana o pelo della capra del Kashmir –  siano associate alla sigla WS.

Come prendersi cura del cashmere

Anche i migliori capi in cashmere sono soggetti al fenomeno del pilling. ll motivo è piuttosto semplice: le fibre di cashmere sono piuttosto corte. Tuttavia se vengono trattati correttamente, questi “regali” capi d’abbigliamento in cashmere possono durare anni.

Ecco alcuni suggerimenti che potrebbero esser utili per aver cura dei capi d’abbigliamento in cashmere:

La produzione di cashmere nel mondo

La produzione mondiale annua di cashmere grezzo viene è stimata in circa 7.000 tonnellate.

I paesi che ne producono in maggiori quantità sono,

Altri paesi che lo producono ma in quantità minore sono il Kirghizistan, il Tagikistan, il Kazakistan, la Turchia, l’India, l’Australia, la Nuova Zelanda e il Pakistan.

L’ eco-sostenibilità e le certificazioni del cashmere

la sua eco-sostenibilità

A differenza delle produzioni riguardanti il cotone o altre materie prime tessili vegetali, non vengono impiegati pesticidi o fertilizzanti  per la produzione delle lane in genere, e quindi anche del cashmere, il che rende questo materiale altamente rispettoso dell’ambiente.

le certificazioni

Ci sono diverse organizzazioni internazionali che certificano, sia alcuni aspetti che attengono alle fasi della produzione di questi materiali, sia le qualità e ad altri elementi riguardanti più specificamente il cashmere.

BFC

Sono un appassionato lettore e ricercatore e credo nell’immensa potenzialità che la rete offre di condividere informazioni e conoscenze che possano direttamente o indirettamente migliorare il benessere dell’uomo.

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