La lana

Di BFC •  Aggiornato: 03/25/21 •  16 min di lettura

La lana è la prima e la più antica fibra tessile ad essere utilizzata dall’uomo. Oggi trova impiego soprattutto nella produzione di cappotti, maglioni, calze, ma anche di abiti estivi in quanto i tessuti di lana ci tengono caldi in inverno e freschi d’estate.

  1. La lana
  2. Dove e come la si utilizza
  3. I suoi pregi
  4. I suoi limiti
  5. L’eco-sostenibilità
  6. Le fasi produttive
  7. I diversi tipi di lana
  8. La lana nella storia

La lana

La lana è una fibra costituita principalmente da una proteina filamentosa molto resistente ed insolubile in acqua ricca di zolfo, chiamata cheratina.

Le fibre di lana provengono principalmente dalla tosatura del manto lanoso (vello) degli ovini, dei caprini e dei camelidi. Queste fibre hanno arricciature, o riccioli, che danno consistenza e resistenza ai tessuti di lana e che creano un isolamento termico per chi li indossa.

La superficie esterna delle fibre è costituita da una serie di squame dentellate di cheratina che si sovrappongono in modo simile alle squame di un pesce.

La lana è l’unica fibra avente questa dentellatura che consente alle fibre di aderire e quindi di produrre il feltro (le fibre vengono bagnate e manipolate fino a ottenerne l’infeltrimento).

Rispetto al cotone e ad altre fibre tessili di origine vegetale o sintetica, la lana è altamente ignifuga: infatti non diffonde la fiamma, ma si carbonizza e si auto-estingue.

Per cosa viene utilizzata la lana, e come

Circa il 72,8% della lana viene utilizzata per produrre dei capi d’abbigliamento, e costituisce circa il 3,3% di tutte le fibre impiegate in questo settore. Nell’abbigliamento la lana serve principalmente per fare cappotti, giacche, abiti, gonne, pantaloni.

Abbigliamento a parte, una piccola quantità di lana viene impiegata nel settore industriale, la quantità rimanente è destinata ai prodotti d’arredamento: nei tappeti in primo luogo.

La lana viene spesso mischiata insieme ad altre fibre come il poliestere, ad esempio.

I pregi ed vantaggi della lana

La lana è conosciuta da sempre, e da sempre è apprezzata in tutto il mondo. Per molte ragioni.

  1. Per la sua igroscopicità – ossia per la sua capacità d’assorbire e di trattenere le molecole dell’acqua provenienti dall’esterno fino al 30% del suo peso, e ciò senza darci la sensazione di bagnato.
  2. Per la sua anti-staticità  – ovvero per la sua scarsa capacità di caricarsi di elettricità statica.
  3. Per il suo buon coefficiente di isolamento termico. Grazie ai dei cuscinetti d’aria che formano le ondulazioni delle sue fibre, la lana costituisce un ottimo isolante termico. Quindi può essere utilizzata, sia in estate perché impedisce al calore esterno di venire a contatto col nostro corpo, sia in inverno perché impedisce al calore del corpo di disperdersi nell’ambiente.
  4. Per la sua tingibilità – infatti è una fibra che si può tingere con molta facilità.
  5. Per la sua buona resistenza agli acidi.
  6. Per la sua buona elasticità e resilienza –  La si può allungare in modo elastico (ritorna alla sua forma iniziale una volta che viene rimossa la forza esterna che l’aveva allungata),
    • quando è asciutta nella misura che va dal 10 al 30% circa;
    • quando è bagnata dal 40% al 50%.
  7. In ragione della sua capacità di restringimento – La lana è resistente anche al restringimento: va però precisato a questo riguardo che una sua prolungata esposizione all’umidità può restringerla.
  8. Per la sua capacità di non prendere delle pieghe.
  9. Per la protezione dai raggi UV che è in grado di darci.
  10. Per la sua resistenza allo sporco ed alle macchie – Le fibre di lana formano una stuoia complessa che offre un elevata resistenza allo sporco e alle macchie.
  11. Per la sua capacità di mantenere la forma – Una volta lavate, le fibre elastiche come sono quelle della lana, tornano alle loro dimensioni originali.
  12. Per il fatto di essere naturalmente ignifuga – La sua struttura cellulare ricca di azoto e d’acqua la rende resistente alle fiamme, per cui le fibre di lana possono anche aiutare a prevenire la propagazione del fuoco. E’ perciò ideale sotto questo profilo per l’arredamento domestico.
  13. Per il fatto di essere resistente all’usura.
  14. Per la sua capacità di asciugarsi rapidamente –  Le nuove tecnologie tessili permettono la produzione di lana in grado di asciugarsi rapidamente.
  15. Per la sua capacità di assorbire gli odori – I tessuti di lana sono molto più efficienti di altri tessuti nell’assorbire il sudore e nel rilasciarlo nell’aria prima che i batteri abbiano la possibilità di di produrre e sviluppare odori sgradevoli
  16. Perché resiste alle muffe  – Un altro vantaggio legato all’assorbimento dell’umidità è che questa favorisce le creazione di ambienti naturalmente antimicrobici, e che ciò impedisce alle muffe e ad altri elementi indesiderati di infiltrarsi e di distruggere i tessuti.
  17. Perché può costituire un ottimo isolante termico – Le sue fibre intrappolano l’aria formando una barriera termica. I capi di lana possono perciò essere indossati sia in inverno sia in estate in quanto queste sue proprietà isolanti e traspiranti aiutano a mantenere costante la nostra temperatura corporea.
    • La lana viene anche venduta come materiale isolante di qualità per i tetti e per le pareti.
    • Il vello della lana viene anche utilizzato come isolante in alcuni frigoriferi portatili.
  18. Perché è 100% naturale – infatti la lana cresce naturalmente su alcune specie di animali.
  19. Perché è “una risorsa rinnovabile” – Le pecore producono un nuovo vello ogni anno e la lana cresce naturalmente, ciò che serve alle pecore è sopratutto aria, acqua, sole, erba.
  20. Perché è biodegradabile – Nei terreni umidi, la lana si decompone nel giro di pochi anni, rilasciando preziosi nutrienti nella terra. Dato che, proprio come i capelli la lana è una proteina, si biodegrada nel suolo e nell’acqua. I ricercatori stanno studiando ora la velocità con cui le proteine ​​della lana si rompono nell’oceano.
  21. Perché si tratta di una fibra che fa parte del ciclo del carbonio – Le pecore, e gli altri animali da cui viene tratta la lana, elaborano il carbonio organico dalle piante che mangiano e lo immagazzinano nella loro lana. Il 40% del peso di un vello è puro carbonio organico.
  22. Perché i vestiti di lana durano più a lungo dei capi realizzati con altre fibre – Per l’alta qualità e la durata della fibra di lana, i capi in lana sono intrinsecamente adatti per essere riutilizzati e riciclati.
    • La vita media di un indumento in lana, rispetto ai 2-3 anni per un tipico indumento in cotone o sintetico è,  a seconda dell’uso, di 2-10 anni.
    • Detto per inciso: questi dati statistici hanno un loro significato, dimostrano infatti che i consumatori utilizzano prodotti di lana più a lungo di altri, sia per la naturale capacità della lana di mantenersi pulita o rinfrescata dall’aerazione, sia per la facilità del suo lavaggio che riduce l’impatto energetico ed idrico degli indumenti di lana.
  23. Perché può essere facilmente riciclata.
  24. Per il suo aspetto – I tessuti di lana hanno una lucentezza naturale, lucentezza che è molto piacevole.
  25. Perché è facile da tingere – La lana prende bene le tinture e può conservare i colori per molto tempo. I colori non si sbiadiscono facilmente se non vengono esposti alla luce solare diretta. La lana si adatta magnificamente bene al nostro corpo, specialmente i tessuti in lana sottile batista (un tipo di tessuto leggero molto fine e quasi trasparente prodotto con filati sottili. I tessuti di lana sono molto più efficienti di altri tessuti.
  26. I capi di lana sono resistenti e durano a lungo  – I capi in lana sono intrinsecamente adatti per il riutilizzo e il riciclaggio. Le fibre di lana resistono agli strappi e possono essere ripiegate su se stesse oltre 20.000 volte senza rompersi.
  27. Perché è bella e resistente – La lana rappresenta ancora la scelta migliore per i tailleur di alta qualità, per i maglioni caldi e per i tappeti premium.
  28. Può migliorare la qualità dell’aria interna agli ambienti – La lana nei tappeti e nelle tappezzerie assorbe e blocca gli inquinanti come i composti organici volatili (COV), creando un ambiente più sano.
  29. Non contribuisce all’inquinamento ambientale dalle micro-plastiche.
  30. Per il fatto di essere ipoallergenica – Agli acari della polvere non piace la lana. Preferiscono gli ambienti caldi e umidi che sono più diffusi nei prodotti sintetici o in piuma. Gli acari della polvere sono anche la principale causa di allergie ed asma.
  31. Perché è aerabile – A differenza di una qualsiasi altra fibra tessile, la lana può rinfrescarsi semplicemente stando all’aria aperta. Ciò ci consente di risparmiare acqua, detersivo, energia e il tempo di raggiungere a piedi le lavanderie a secco.

I limiti della lana

Gli elementi di debolezza della lana sono invece i seguenti.

a) la lana è piuttosto costosa

b) è una “delicatezza” per le tarme

c) non sempre è confortevole

d) molto spesso necessita di essere lavata a secco

e) è soggetta all’infeltrimento, cioè all’attorcigliamento delle sue fibre superficiali

f) tende ad ingiallire col passare del tempo

g) si asciuga con una certa difficoltà, ed ha una scarsa resistenza agli alcali.

L’eco-sostenibilità della lana

La lana si forma naturalmente su alcuni animali, ed è composta da cheratina, la stessa proteina presente nei capelli umani.

Se esposta all’umidità per periodi prolungati – ad esempio nel terreno o nel compost –  la fibra di lana si decompone rapidamente. Più le condizioni ambientali sono calde e umide, più veloce è la sua decomposizione.

I batteri ed i funghi danneggiano la lana: prima i funghi distruggono le estremità della fibra di lana, poi i batteri digeriscono la fibra indebolita secernendo gli enzimi.

L’azoto è un elemento altrettanto importante: la lana contiene un’elevata percentuale di azoto. Ed è questa la ragione per cui la lana si biodegrada così bene. Inoltre l’azoto la rende un buon fertilizzante.

Le fasi relative alla produzione di tessuti di lana

Le diverse operazioni per arrivare al tessuto

Per arrivare ad ottenere i filati ed i tessuti che conosciamo, la lana è oggetto di una lunga serie di operazioni.

a) la tosatura

b) la battitura e la carbonizzazione

c) il lavaggio

d) la cardatura e la filatura

e) la tessitura e la rifinitura

A questo punto i filati possono essere sottoposti a una serie di processi di post-produzione in modo da poter dar loro determinate qualità.

Numerose e varie sono le fasi e le possibili operazioni per arrivare a produrre dei tessuti di lana con determinate caratteristiche piuttosto che altre.

Per conferire ai tesssuti determinate caratteristiche, le operazioni piu comuni sono,

Altre operazioni possono riferirsi a particolari  tipi di rifiniture,

Infine, i produttori di tessuti di lana possono impermeabilizzarli, e raramente possono anche tingere i loro prodotti di lana finiti.

I  principali paesi produttori di lana

L’Australia produce il 25 % della lana mondiale, ed è il paese più importante per la produzione di lana.

La Cina, che ha uno dei più grandi mercati e industrie tessili del mondo, produce il 18 % della lana mondiale.

Col 17 %, gli Stati Uniti sono il terzo produttore di lana. A seguire c’è la Nuova Zelanda.

I diversi tipi di lana

Esistono diversi tipi di lana e non tutte le sue varietà derivano dalle pecore. Infatti il vello delle lane destinato alle filature, può venire tratto da una enorme varietà di mammiferi.

I principali e più noti tipi di lana attualmente in commercio sono i seguenti.

Lana merino (o merinos)

Lana di cashmere

Lana mohair

Lana di alpaca

Lana di cammello

Lana vergine

Lana d’angora

Lana vicuña (o vigogna)

Lana di lama

Lana di quiviut (qiviut o qiviuq)

Le c.d. lane biologiche

La lana (tutta) è organica, naturale, rinnovabile e biodegradabile.

Tuttavia, alcune lane vengono certificate come “biologiche” e ciò significa che molti prodotti chimici ampiamente utilizzati non possono essere utilizzati per curare e nutrire le pecore o il trasformatore di lana.

La lana nella storia

Le prime testimonianze di capi realizzati con lana di pecora risalgono al 4.000 a.C. circa, ma è possibile che gli esseri umani abbiano iniziato a produrre capi in lana già 8.000 anni fa. Insieme al lino ed alla pelle, la lana era importante nell’impero romano ed era centrale nella vita europea durante il medioevo. Verso il 1.200 d.C. infatti, la produzione di lana era piuttosto “robusta” nell’economia italiana. Molte famose famiglie italiane, come i Medici, costruirono intere fortune dalla produzione di lana.

All’alba del rinascimento, la produzione di lana si era ormai diffusa in tutto il resto d’Europa, ma fu solo con l’era coloniale che gli europei esportarono in altri continenti pecore lanose. Non appena l’impero britannico introdusse le pecore nel continente australiano, la “traiettoria” dell’industria globale della lana cambiò drasticamente. Con un’immensa distesa di pascoli ideali a disposizione, la popolazione ovina australiana esplose in pochi decenni.

Ancorché la domanda globale di lana sia oggi diminuita con l’avvento delle fibre sintetiche, l’Australia rimane la capitale mondiale della lana.

 

BFC

Sono un appassionato lettore e ricercatore e credo nell’immensa potenzialità che la rete offre di condividere informazioni e conoscenze che possano direttamente o indirettamente migliorare il benessere dell’uomo.

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