La lana è la prima e la più antica fibra tessile ad essere utilizzata dall’uomo. Oggi trova impiego soprattutto nella produzione di cappotti, maglioni, calze, ma anche di abiti estivi in quanto i tessuti di lana ci tengono caldi in inverno e freschi d’estate.
- La lana
- Dove e come la si utilizza
- I suoi pregi
- I suoi limiti
- L’eco-sostenibilità
- Le fasi produttive
- I diversi tipi di lana
- La lana nella storia
La lana
La lana è una fibra costituita principalmente da una proteina filamentosa molto resistente ed insolubile in acqua ricca di zolfo, chiamata cheratina.
Le fibre di lana provengono principalmente dalla tosatura del manto lanoso (vello) degli ovini, dei caprini e dei camelidi. Queste fibre hanno arricciature, o riccioli, che danno consistenza e resistenza ai tessuti di lana e che creano un isolamento termico per chi li indossa.
La superficie esterna delle fibre è costituita da una serie di squame dentellate di cheratina che si sovrappongono in modo simile alle squame di un pesce.
La lana è l’unica fibra avente questa dentellatura che consente alle fibre di aderire e quindi di produrre il feltro (le fibre vengono bagnate e manipolate fino a ottenerne l’infeltrimento).
Rispetto al cotone e ad altre fibre tessili di origine vegetale o sintetica, la lana è altamente ignifuga: infatti non diffonde la fiamma, ma si carbonizza e si auto-estingue.
Per cosa viene utilizzata la lana, e come
Circa il 72,8% della lana viene utilizzata per produrre dei capi d’abbigliamento, e costituisce circa il 3,3% di tutte le fibre impiegate in questo settore. Nell’abbigliamento la lana serve principalmente per fare cappotti, giacche, abiti, gonne, pantaloni.
Abbigliamento a parte, una piccola quantità di lana viene impiegata nel settore industriale, la quantità rimanente è destinata ai prodotti d’arredamento: nei tappeti in primo luogo.
La lana viene spesso mischiata insieme ad altre fibre come il poliestere, ad esempio.
I pregi ed vantaggi della lana
La lana è conosciuta da sempre, e da sempre è apprezzata in tutto il mondo. Per molte ragioni.
- Per la sua igroscopicità – ossia per la sua capacità d’assorbire e di trattenere le molecole dell’acqua provenienti dall’esterno fino al 30% del suo peso, e ciò senza darci la sensazione di bagnato.
- Per la sua anti-staticità – ovvero per la sua scarsa capacità di caricarsi di elettricità statica.
- Per il suo buon coefficiente di isolamento termico. Grazie ai dei cuscinetti d’aria che formano le ondulazioni delle sue fibre, la lana costituisce un ottimo isolante termico. Quindi può essere utilizzata, sia in estate perché impedisce al calore esterno di venire a contatto col nostro corpo, sia in inverno perché impedisce al calore del corpo di disperdersi nell’ambiente.
- Per la sua tingibilità – infatti è una fibra che si può tingere con molta facilità.
- Per la sua buona resistenza agli acidi.
- Per la sua buona elasticità e resilienza – La si può allungare in modo elastico (ritorna alla sua forma iniziale una volta che viene rimossa la forza esterna che l’aveva allungata),
- quando è asciutta nella misura che va dal 10 al 30% circa;
- quando è bagnata dal 40% al 50%.
- In ragione della sua capacità di restringimento – La lana è resistente anche al restringimento: va però precisato a questo riguardo che una sua prolungata esposizione all’umidità può restringerla.
- Per la sua capacità di non prendere delle pieghe.
- Per la protezione dai raggi UV che è in grado di darci.
- Per la sua resistenza allo sporco ed alle macchie – Le fibre di lana formano una stuoia complessa che offre un elevata resistenza allo sporco e alle macchie.
- Per la sua capacità di mantenere la forma – Una volta lavate, le fibre elastiche come sono quelle della lana, tornano alle loro dimensioni originali.
- Per il fatto di essere naturalmente ignifuga – La sua struttura cellulare ricca di azoto e d’acqua la rende resistente alle fiamme, per cui le fibre di lana possono anche aiutare a prevenire la propagazione del fuoco. E’ perciò ideale sotto questo profilo per l’arredamento domestico.
- Per il fatto di essere resistente all’usura.
- Per la sua capacità di asciugarsi rapidamente – Le nuove tecnologie tessili permettono la produzione di lana in grado di asciugarsi rapidamente.
- Per la sua capacità di assorbire gli odori – I tessuti di lana sono molto più efficienti di altri tessuti nell’assorbire il sudore e nel rilasciarlo nell’aria prima che i batteri abbiano la possibilità di di produrre e sviluppare odori sgradevoli
- Perché resiste alle muffe – Un altro vantaggio legato all’assorbimento dell’umidità è che questa favorisce le creazione di ambienti naturalmente antimicrobici, e che ciò impedisce alle muffe e ad altri elementi indesiderati di infiltrarsi e di distruggere i tessuti.
- Perché può costituire un ottimo isolante termico – Le sue fibre intrappolano l’aria formando una barriera termica. I capi di lana possono perciò essere indossati sia in inverno sia in estate in quanto queste sue proprietà isolanti e traspiranti aiutano a mantenere costante la nostra temperatura corporea.
- La lana viene anche venduta come materiale isolante di qualità per i tetti e per le pareti.
- Il vello della lana viene anche utilizzato come isolante in alcuni frigoriferi portatili.
- Perché è 100% naturale – infatti la lana cresce naturalmente su alcune specie di animali.
- Perché è “una risorsa rinnovabile” – Le pecore producono un nuovo vello ogni anno e la lana cresce naturalmente, ciò che serve alle pecore è sopratutto aria, acqua, sole, erba.
- Perché è biodegradabile – Nei terreni umidi, la lana si decompone nel giro di pochi anni, rilasciando preziosi nutrienti nella terra. Dato che, proprio come i capelli la lana è una proteina, si biodegrada nel suolo e nell’acqua. I ricercatori stanno studiando ora la velocità con cui le proteine della lana si rompono nell’oceano.
- Perché si tratta di una fibra che fa parte del ciclo del carbonio – Le pecore, e gli altri animali da cui viene tratta la lana, elaborano il carbonio organico dalle piante che mangiano e lo immagazzinano nella loro lana. Il 40% del peso di un vello è puro carbonio organico.
- Perché i vestiti di lana durano più a lungo dei capi realizzati con altre fibre – Per l’alta qualità e la durata della fibra di lana, i capi in lana sono intrinsecamente adatti per essere riutilizzati e riciclati.
- La vita media di un indumento in lana, rispetto ai 2-3 anni per un tipico indumento in cotone o sintetico è, a seconda dell’uso, di 2-10 anni.
- Detto per inciso: questi dati statistici hanno un loro significato, dimostrano infatti che i consumatori utilizzano prodotti di lana più a lungo di altri, sia per la naturale capacità della lana di mantenersi pulita o rinfrescata dall’aerazione, sia per la facilità del suo lavaggio che riduce l’impatto energetico ed idrico degli indumenti di lana.
- Perché può essere facilmente riciclata.
- Per il suo aspetto – I tessuti di lana hanno una lucentezza naturale, lucentezza che è molto piacevole.
- Perché è facile da tingere – La lana prende bene le tinture e può conservare i colori per molto tempo. I colori non si sbiadiscono facilmente se non vengono esposti alla luce solare diretta. La lana si adatta magnificamente bene al nostro corpo, specialmente i tessuti in lana sottile batista (un tipo di tessuto leggero molto fine e quasi trasparente prodotto con filati sottili. I tessuti di lana sono molto più efficienti di altri tessuti.
- I capi di lana sono resistenti e durano a lungo – I capi in lana sono intrinsecamente adatti per il riutilizzo e il riciclaggio. Le fibre di lana resistono agli strappi e possono essere ripiegate su se stesse oltre 20.000 volte senza rompersi.
- Perché è bella e resistente – La lana rappresenta ancora la scelta migliore per i tailleur di alta qualità, per i maglioni caldi e per i tappeti premium.
- Può migliorare la qualità dell’aria interna agli ambienti – La lana nei tappeti e nelle tappezzerie assorbe e blocca gli inquinanti come i composti organici volatili (COV), creando un ambiente più sano.
- Non contribuisce all’inquinamento ambientale dalle micro-plastiche.
- Per il fatto di essere ipoallergenica – Agli acari della polvere non piace la lana. Preferiscono gli ambienti caldi e umidi che sono più diffusi nei prodotti sintetici o in piuma. Gli acari della polvere sono anche la principale causa di allergie ed asma.
- Perché è aerabile – A differenza di una qualsiasi altra fibra tessile, la lana può rinfrescarsi semplicemente stando all’aria aperta. Ciò ci consente di risparmiare acqua, detersivo, energia e il tempo di raggiungere a piedi le lavanderie a secco.
I limiti della lana
Gli elementi di debolezza della lana sono invece i seguenti.
a) la lana è piuttosto costosa
- Un maglione di lana fine può costare da due a tre volte più di uno con fibre sintetiche.
- Per questa ragione, questo suo costo “aggiuntivo” dovrebbe essere sostenuto per i capi d’abbigliamento classici destinati a durare a lungo come i vestiti per l’ufficio, i capi e gli accessori “perenni” come le sciarpe ed gli altri tessuti leggeri.
- Invece, per gli articoli di tendenza sono da preferire le fibre meno costose della lana, e ciò per non rimanere poi frustrati quando i capi passano di moda.
b) è una “delicatezza” per le tarme
- La lana può essere attaccata dalle tarme, che possono danneggiarla anche seriamente.
- Essendo una proteina naturale, la fibra di lana è una prelibatezza anche per le falene ed i pesciolini d’argento. Quanto alla prevenzione, ci sono numerosi repellenti naturali.
- E’ importante conservare gli indumenti in lana correttamente per poterseli godere il più a lungo possibile. Prima di essere riposti, gli articoli in lana devono essere puliti.
c) non sempre è confortevole
- Le lane che hanno una qualità inferiore sono composte da fibre più corte e più grossolane, con molte più estremità che sporgono e che ci causano delle irritazioni.
- Alcune varietà di lana possono essere pruriginose per le pelli più sensibili.
- Per avere dei capi d’abbigliamento comodi, è bene optare per maglioni realizzati con lana più morbida come la lana merino.
d) molto spesso necessita di essere lavata a secco
- Gli indumenti di lana si restringono quando vengono lavati e asciugati meccanicamente.
- Perciò, per pulire in sicurezza quelli di lane pregiate, occorre lavarli delicatamente a mano, oppure portali in un lavasecco.
- Questo fatto, significa purtroppo spendere più tempo e più denaro rispetto ai capi fatti con altri materiali.
e) è soggetta all’infeltrimento, cioè all’attorcigliamento delle sue fibre superficiali
- Per le ragioni appena dette, una volta lavati gli oggetti di lana non possono essere centrifugati, altrimenti infeltrirebbero.
- Devono essere asciugati in piano, e non al sole.
- Gli indumenti di lana possono però essere lavati a secco.
- Vanno stirati a bassa temperatura.
- Le maglie fabbricate con delle lane opportunamente trattate hanno l’etichetta “lavabile in lavatrice”: ciò al fine di farle infeltrire.
f) tende ad ingiallire col passare del tempo
- Per eliminare o per ritardare questo inconveniente, può però essere sottoposta a specifici trattamenti.
g) si asciuga con una certa difficoltà, ed ha una scarsa resistenza agli alcali.
L’eco-sostenibilità della lana
La lana si forma naturalmente su alcuni animali, ed è composta da cheratina, la stessa proteina presente nei capelli umani.
Se esposta all’umidità per periodi prolungati – ad esempio nel terreno o nel compost – la fibra di lana si decompone rapidamente. Più le condizioni ambientali sono calde e umide, più veloce è la sua decomposizione.
I batteri ed i funghi danneggiano la lana: prima i funghi distruggono le estremità della fibra di lana, poi i batteri digeriscono la fibra indebolita secernendo gli enzimi.
L’azoto è un elemento altrettanto importante: la lana contiene un’elevata percentuale di azoto. Ed è questa la ragione per cui la lana si biodegrada così bene. Inoltre l’azoto la rende un buon fertilizzante.
Le fasi relative alla produzione di tessuti di lana
Le diverse operazioni per arrivare al tessuto
Per arrivare ad ottenere i filati ed i tessuti che conosciamo, la lana è oggetto di una lunga serie di operazioni.
a) la tosatura
- La produzione della lana inizia con la tosatura degli animali “portatori” dei peli di lana: a questi animali viene tolto il vello con uno speciale rasoio o con delle grandi forbici.
- Alcuni di questi animali ci danno lana una volta all’anno, altri più volte all’anno.
- Con la tosatura si ottiene una lana sucida o greggia.
b) la battitura e la carbonizzazione
- Il vello tosato viene battuto al fine di eliminarne le impurità.
- La carbonizzazione consiste in un trattamento chimico per distruggere le impurità ed i residui vegetali.
c) il lavaggio
- La lana viene aperta e poi lavata e mescolata fino a eliminare tutto lo sporco (sono previste anche delle lavorazioni per ricavare la lanolina che è utilizzata in campo cosmetico e farmaceutico).
- Il vello viene poi lavato con saponi alcalini, centrifugato, essiccato e lubrificato.
d) la cardatura e la filatura
- Una volta che le fibre di lana sono pulite e selezionate, vengono cardate: la cardatura è del processo di trasformazione delle fibre in lunghi fili.
- Questi fili cardati vengono quindi filati in filo e, dopo un lavaggio finale, questo filo può essere tessuto per fare indumenti e altri tipi di prodotti.
- La cardatrice – composta da un tamburo dentato che gira nel senso contrario di un cilindro dentato – liscia e rende parallele le fibre che vanno a formare un nastro cardato chiamato stoppino.
- Gli stoppini ottenuti vengono divisi in gruppi da 6-8 e poi – al fine di ottenere un risultato di maggiore qualità – vengono sottoposti alla pettinatura, un’operazione che rende le fibre più omogenee.
- Gli stoppini vengono poi divisi in nastri più grandi.
- La filatrice stira ed allunga i nastri, e li avvolge su se stessi formando i fusi.
e) la tessitura e la rifinitura
A questo punto i filati possono essere sottoposti a una serie di processi di post-produzione in modo da poter dar loro determinate qualità.
Numerose e varie sono le fasi e le possibili operazioni per arrivare a produrre dei tessuti di lana con determinate caratteristiche piuttosto che altre.
Per conferire ai tesssuti determinate caratteristiche, le operazioni piu comuni sono,
- il finissaggio o finitura per migliorare la loro qualità,
- la follatura per rendere i tessuti compatti ed impermeabili;
- la cimatura per ottenere il pelo del velluto;
- la rasatura per avere dei tessuti pettinati;
- la garzatura: un tipo di spazzolatura per fare il loden.
Altre operazioni possono riferirsi a particolari tipi di rifiniture,
- alla legatura a frange per rifinire il bordi dei tessuti,
- alla orlatura in modo da rinforzare alcune loro parti.
Infine, i produttori di tessuti di lana possono impermeabilizzarli, e raramente possono anche tingere i loro prodotti di lana finiti.
I principali paesi produttori di lana
L’Australia produce il 25 % della lana mondiale, ed è il paese più importante per la produzione di lana.
La Cina, che ha uno dei più grandi mercati e industrie tessili del mondo, produce il 18 % della lana mondiale.
Col 17 %, gli Stati Uniti sono il terzo produttore di lana. A seguire c’è la Nuova Zelanda.
I diversi tipi di lana
Esistono diversi tipi di lana e non tutte le sue varietà derivano dalle pecore. Infatti il vello delle lane destinato alle filature, può venire tratto da una enorme varietà di mammiferi.
- dalle pecore: per esempio, dalle spagnole merinos, dalle britanniche dorset e suffolk,
- alle dai capre: ad esempio, dalle turche capre angora, e dalle capre indiane del Kashmir (cashmere),
- da conigli, ad esempio dai conigli d’angora, ai cammelli, ai dromedari, al lama, all’ alpaca vigogne (vicugna pacos).
I principali e più noti tipi di lana attualmente in commercio sono i seguenti.
Lana merino (o merinos)
- La merino è uno dei tipi di lana più comuni.
- La stragrande maggioranza delle pecore merino viene attualmente allevata in Australia.
- Questo tipo di lana può avere un diametro inferiore a 20 micron, il che la rende uno dei migliori tipi di lana esistenti.
Lana di cashmere
- Il cashmere è una delle lane più costose e lussuose.
- Il nome “cashmere” deriva dalla regione indiana del Kashmir, che è la zona in cui hanno origine le capre che forniscono questo tipo di lana.
- Con un diametro dei peli di soli 18 micron, il cashmere è morbido e fine come la lana merino.
- Il prezzo elevato della lana cashmere, tuttavia, deriva dal fatto che le capre in cashmere possono produrre solo circa 150 grammi di lana all’anno.
Lana mohair
- La lana mohair la si ricava dalle capre d’angora, una razza caprina della regione d’Ankara.
- NB: la lana di queste capre d’angora, non è lana (di coniglio) d’angora.
Lana di alpaca
- L’alpaca (nome scientifico: vicugna pacos) è un mammifero della famiglia dei camelidi originario del Sud America.
- Gli alpaca più giovani possono produrre peli piccoli fino a 15 micron, ma con l’invecchiamento la lana di alpaca si irruvidisce , il che rende le fibre dei peli degli alpaca più vecchi inutilizzabili per l’abbigliamento.
- Ci sono diverse razze di alpaca. La lana (di alpaca) Suri è tra le varietà più pregiate di questo tessuto naturale.
Lana di cammello
- La lana di cammello è incredibilmente isolante, ma è anche meno resistente di altri tipi di lana.
- Poiché i peli di cammello sono relativamente ruvidi, non sono adatti per qualsiasi capo che tocchi direttamente la pelle.
Lana vergine
- Conosciuta anche come lana di agnello, la lana vergine deriva dal primo taglio del velo di un agnello.
- Questo termine può anche riferirsi a lana che non è stata riciclata.
Lana d’angora
- La lana d’angora proviene da un coniglio coniglio domestico originario di Ankara (da cui il nome angora) che produce una fibra incredibilmente fine e morbida.
- Questo tipo di lana è molto costoso.
Lana vicuña (o vigogna)
- La vigogna (nome scientifico: vicugna vicugna) è un camelide, che vive sulle Ande, parente in via di estinzione dell’alpaca (vicugna pacos) originaria del Perù.
- La lana vicuna è il tipo più costoso esistente.
Lana di lama
- La lana di lama (nome scientifico lama glama), un mammifero della famiglia dei camelidi, è generalmente molto ruvida e difficile da trovare.
Lana di quiviut (qiviut o qiviuq)
- Il bue muschiato quiviut è noto per avere un folto manto peloso che arriva quasi a terra.
- Ancorché le fibre di lana dei buoi muschiati siano molto ruvide, sono otto volte più isolanti della lana di pecora, il che rende la lana qiviut ideale per guanti, cappelli e altri tipi di attrezzatura per la stagione fredda.
Le c.d. lane biologiche
La lana (tutta) è organica, naturale, rinnovabile e biodegradabile.
Tuttavia, alcune lane vengono certificate come “biologiche” e ciò significa che molti prodotti chimici ampiamente utilizzati non possono essere utilizzati per curare e nutrire le pecore o il trasformatore di lana.
La lana nella storia
Le prime testimonianze di capi realizzati con lana di pecora risalgono al 4.000 a.C. circa, ma è possibile che gli esseri umani abbiano iniziato a produrre capi in lana già 8.000 anni fa. Insieme al lino ed alla pelle, la lana era importante nell’impero romano ed era centrale nella vita europea durante il medioevo. Verso il 1.200 d.C. infatti, la produzione di lana era piuttosto “robusta” nell’economia italiana. Molte famose famiglie italiane, come i Medici, costruirono intere fortune dalla produzione di lana.
All’alba del rinascimento, la produzione di lana si era ormai diffusa in tutto il resto d’Europa, ma fu solo con l’era coloniale che gli europei esportarono in altri continenti pecore lanose. Non appena l’impero britannico introdusse le pecore nel continente australiano, la “traiettoria” dell’industria globale della lana cambiò drasticamente. Con un’immensa distesa di pascoli ideali a disposizione, la popolazione ovina australiana esplose in pochi decenni.
Ancorché la domanda globale di lana sia oggi diminuita con l’avvento delle fibre sintetiche, l’Australia rimane la capitale mondiale della lana.