Cos’è l’indice di perfusione
L’indice di perfusione (PI) è il rapporto tra flusso sanguigno pulsatile e flusso sanguigno statico non pulsatile nel tessuto periferico di un paziente. il PI varia principalmente in base alla quantità di sangue che circola nel punto in cui viene posizionato il sensore, non in base al livello di ossigenazione nel sangue.
PI Saturimetro
Il PI è utile per valutare rapidamente l’adeguatezza di un sito di applicazione del sensore per la pulsossimetria. I valori di PI vanno da 0,02% (impulso debole) a 20% (impulso forte). Un sito con un numero PI elevato indica generalmente che il punto in cui viene posizionato il sensore è ottimale.
Valori normali dell’indice di perfusione
Il PI è un numero relativo e varia a seconda della persona, delle condizioni fisiologiche e dei punti di misurazione. Pertanto, il PI “normale” di ogni persona è unico. A causa di questa variabilità, ogni persona dovrebbe stabilire il proprio indice di perfusione “normale” per una determinata posizione e utilizzarlo per scopi di monitoraggio.
In generale, però, per valori superiori al 4% la misurazione del saturimetro è ritenuta attendibile.
Saturimetri con misura dell’indice di perfusione
L’indice di perfusione può esser monitorato con i pulsossimetri.
Tuttavia c’è da dire che la maggior parte delle persone che usano un ossimetro a casa non hanno bisogno di un indicatore dell’indice di perfusione perché in genere si trovano in condizione di relativa buona salute, altrimenti non sarebbero a casa.
In un ospedale, invece, l’indice di perfusione, insieme a molti altri parametri, viene utilizzato per monitorare i pazienti in condizioni critiche.