Il lino è una fibra naturale (ricavata dalla pianta del lino) che si caratterizza per un’alta resistenza, per un’elevata capacità di assorbimento dell’umidità, per le sue proprietà isolanti e termoregolanti, per essere anallergica.
Il lino, pianta e fibra
Nel linguaggio comune, col termine lino indichiamo allo stesso tempo un tipo di pianta ed un tipo di fibra.
pianta. Il lino comune (linum usitatissimum) è una pianta erbacea della famiglia delle linaceae. Viene coltivata sia per i suoi semi che per le sue fibre tessili. Questa pianta cresce in molte regioni a clima temperato ed è impiegata da oltre 6.000 anni (anche) per produrre fibre.
fibra. La fibra tessile lino viene ricavata dal fusto dell’omonima pianta ed è composta per circa il 70% da cellulosa. Per estrarne le fibre, le piante di lino vengono estirpate da terra (detto per inciso: si dice che questa estirpazione sia utile a creare dei prodotti più fini). Dopo aver lasciato che riposino a terra per diverse settimane, attraverso un processo di macerazione i loro semi vengono rimossi. Successivamente il lino raccolto viene pressato in grandi balle in modo da poterlo conservare e trasportare più facilmente. Dopodiché si procede alla sua lavorazione per mezzo di una serie di processi meccanici aventi lo scopo di estrarre delle le fibre e di pulirle.
Qualità caratteristiche e pregi dei prodotti in lino
La fibra di lino,
- è ipoallergenica, quindi i tessuti in lino vanno bene per chi ha una pelle sensibile o per chi soffre di allergie;
- è resistente: un tessuto in lino è due o tre volte più resistente di uno in cotone;
- è un buon conduttore di calore;
- è facilmente tingibile: quindi i tessuti realizzati in lino sono disponibili in quasi tutti i colori;
- è naturalmente antibatterica;
- è termicamente isolante: le fibre di lino hanno qualità termoregolanti in quanto la loro struttura cava fa si che respirino e rendono i tessuti freschi d’estate e caldi in inverno;
- si asciuga rapidamente: il lino si asciuga ad una velocità molto maggiore di quella del cotone;
- è traspirante: oltre ad assorbire bene l’umidità, il lino è in grado anche di rilasciarla rapidamente;
- è altamente assorbente: una fibra di lino, come abbiamo detto, è cava per cui assorbe bene l’umidità. Per essere più precisi: prima di iniziare ad apparire umida può assorbire fino al 20% del proprio peso in acqua. Questa sua caratteristica è importante negli asciugamani, nella biancheria da bagno, nella biancheria da letto e nell’abbigliamento.
Limiti e svantaggi degli articoli in lino
Per contro, i prodotti fatti con le fibre di lino,
- hanno una bassa elasticità,
- possono raggrinzirsi,
- sono più costosi di quelli fatti col cotone.
Le fasi della produzione di tessuti in lino
Alla stregua degli steli di molte piante simili, quelli della pianta di lino sono costituiti da una sezione interna legnosa e riccia, e da una sezione esterna fibrosa e filante.
Fatte queste premesse, le fasi necessarie per arrivare a produrre un tessuto in lino, a grandi linee sono le seguenti.
la semina
Il lino viene in genere seminato a marzo.
la raccolta
- Dopo la sua fioritura, il lino viene raccolto a luglio.
- Lo si fa estirpandolo dalle radici in modo da massimizzare la lunghezza delle fibre e preservare la pianta (che in seguito potrà essere utilizzata per realizzare una varietà di prodotti diversi).
- Il lino raccolto viene quindi lasciato riposare, e poi viene macerato per separare la fibra dallo stelo.
- Quindi viene raccolto in balle.
le operazioni preliminari al processo di filatura
- Al fine di eliminarne le capsule e di portarle verso l’esterno, si procede quindi con la sgranatura.
- Si passa poi alla stiratura, dove gli steli di lino passano attraverso dei dischi dentati.
- Successivamente attraverso il processo di gramolatura, si liberano le fibre dalle sue parti legnose.
- Poi, con la battitura, la fibra viene passata attraverso delle turbine che puliscono il lungo tiglio dalle sue impurità e isolando il lino stigliato, la fibra nobile della pianta.
la filatura
- Una volta “create” le fibre di lino, per trasformare questi stoppini di lino in filato si passa alla filatura, che può essere a umido o a secco.
- Successivamente, con la roccatura si pulisce il filo dalle rimanenti impurità ed imperfezioni, e lo riavvolge su supporti idonei al suo utilizzo.
la tessitura
- Il processo di tessitura trasforma i filati in tessuti intrecciando fili in catena con fili in trama. I tessuti così realizzati subiscono poi altri trattamenti al fine di essere più stabili, puri, lisci.
- I tessuti ottenuti vengono infine tinti.
- I tessuti che ne risultano possono poi subire l’appretto o la stropicciatura.
Lino VS cotone
Si possono così sintetizzare le principali differenze tra i prodotti in lino e quelli fatti col cotone.
- l capi in lino sono in genere più resistenti di quelli in cotone. Questa loro qualità dipende dal fatto che le fibre di lino sono leggermente più spesse di quelle del cotone. Questo elemento, legato alla maggiore lunghezza delle fibre, contribuisce alla loro durabilità nel tempo.
- Rispetto al lino, il cotone risulta più setoso al tatto in quanto le sue fibre sono più piccole, ma sono anche più morbide di quelle del lino.
- Gli indumenti in lino sono da preferire nei climi caldi e umidi: a differenza dei capi in cotone che tendono a trattenere l’umidità per un periodo di tempo significativo, i capi in lino si asciugano rapidamente, il che aiuta a ridurre la loro ritenzione di calore in condizioni eccessivamente calde.
- I costi di produzione del lino sono molto maggiori di quelli del cotone sia in termini di tempo sia in termini di risorse impiegate. Ciò ha comportato una costante riduzione della popolarità di questo tessuto, riduzione che era iniziata con l’invenzione della macchina sgranatrice del cotone (cotton gin) che separa (che ginna) rapidamente le sue fibre.
Le cose più rilevanti che accomunano queste fibre sono legate al fatto che,
- sono naturali al 100%,
- hanno discrete capacità di assorbimento dell’umidità,
- sono traspiranti,
- sono naturalmente ipoallergeniche.
L’eco-sostenibilità dei prodotti in lino
Per quanto riguarda il lino, la principale sua criticità in termini ambientali, è legata al rilascio – negli ecosistemi circostanti – delle sostanze chimiche utilizzate nel processo della sua raccolta.
Un’altra si riferisce lo sfruttamento del suolo necessario per produrre il lino: la maggior parte dei processi di coltivazione utilizzati per coltivare il lino degradano il suolo, il che può portare all’erosione del suolo e all’espansione delle terre agricole nelle aree selvagge vicine.
Tuttavia – nel complesso – la produzione delle fibre di lino sono tra i processi meno dannosi per l’ambiente. A differenza dei tessuti sintetici, i tessuti fatti con fibre naturali come quelle del lino sono biodegradabili, il che significa che le sue fibre si riassorbono nell’ambiente circostante nel giro di anni anziché di secoli.
Inoltre, le fibre naturali non contribuiscono all’attuale crisi dell’inquinamento da micro fibre nell’idrosfera, inquinamento che minaccia la vita acquatica e umana.
Le certificazioni riguardanti i tessuti di lino
Esistono numerose certificazioni relative ai tessuti di lino, volte a garantire che le fibre con cui sono fatti siano state prodotte con mezzi sostenibili e responsabili.
Tra queste merita ricordare quella del Global Organic Textile Standard (GOTS), un’organizzazione non governativa (ONG) che impone rigorosi standard nelle produzioni tessili.
Un’altra organizzazione indipendente, OEKO-TEX , certifica la sicurezza della biancheria destinata ad essere utilizzata in una varietà di applicazioni di consumo. A differenza della GOTS, l’OEKO-TEX non rilascia tuttavia certificazioni di natura biologica; ma semplicemente attesta che non sono presenti nei prodotti in lino destinati al consumatore finale sostanze tossiche.
Gli utilizzi e le applicazioni del lino
Il lino è stato – ed è – uno dei prodotti tessili più popolari al mondo. Dall’antico Egitto fino all’Irlanda del rinascimento, il lino è stato la “fonte” predominante di fibre per fare dei capi d’abbigliamento e degli oggetti per la casa. Anche oggi viene utilizzato per molti degli stessi scopi.
Attualmente però, questa fibra costituisce una percentuale notevolmente più piccola del mercato tessile globale. Inoltre, molte delle sue applicazioni – nelle camicie e nei pantaloni per esempio – sono state in gran parte sostituite dal cotone. Tuttavia, nei climi caldi le fibre di lino vengono ancora utilizzate per produrre abiti di uso quotidiano.
Ad ogni modo, col lino è possibile realizzare praticamente qualsiasi cosa venga possa essere (comunemente) fatta col cotone o con la lana: ad esempio, può essere utilizzato per realizzare camicie, pantaloni, abiti, gonne, giacche, giacche, gilet ed un’ampia varietà di altri abiti casual e classici.
Inoltre, il lino è un materiale adatto per la biancheria intima, e viene comunemente impiegato nelle camicie da notte e nelle vestaglie. Oltre che nei capi d’abbigliamento, lo si può trovare anche negli articoli per la casa (tovaglioli, tovaglie, federe, lenzuola, ecc).