I tessuti in flanella possono essere fatti con la lana cardata, col cotone, ma anche con delle fibre sintetiche. Sono confortevoli, hanno una buona capacità d’isolameno e di trattenere il calore. Solitamente sono traspiranti ed assorbono bene l’umidità.
I tessuti in flanella
La flanella è un tessuto con un’armatura a saia (un’armatura con un diritto ed un rovescio) che si caratterizza per avere una superfice uniforme e pelosa, ed anche per una mano morbida e calda, Un tipo di tessuto che è stato oggetto di alcuni particolari trattamenti di finitura:
- la follatura, un processo di finissaggio che consiste nel compattare il tessuto attraverso un suo infeltrimento,
- la garzatura, un’operazione che solleva la peluria trattenendo l’aria e che funge da isolante termico,
- la pettinatura, una fase della sua lavorazione che consiste nel parallelizzare le fibre tessili fino a trasformarle in un nastro.
E’ stato probabilmente il Galles il paese in cui questo tipo di tessuto è stato prodotto per la prima volta (nel 17 °secolo). Inizialmente la flanella veniva fatta con la lana. Oggi diversi altri materiali, anche sintetici, sostituiscono la lana. Col termine flanella noi ci riferiamo,
- ad un particolare tipo di tessuto avente una superficie uniforme e pelosa, dalla mano morbida e calda,
- il quale – ancorché possa essere fatto con molti materiali a volte anche non molto adatti allo sopo, come (ad esempio) la seta che è troppo fine per essere trasformata in flanella – viene prodotto con alcune fibre tessili come la lana ed il cotone, oppure con alcune fibre sintetiche, pettinate o semi-pettinate, follate e garzate.
Da ciò si può dedurre che possano esserci più sottotipi di tessuti di flanella. Tra questi vale la pena menzionare:
- la flanella di lana – La flanella del Galles veniva tradizionalmente prodotta con la lana. Anche la maggior parte dei tessuti in flanella in Europa erano in lana dato che da noi allora il cotone non era molto utilizzato.
- la flanella di cotone – La flanella di cotone ha iniziato a prendere piede in occidente durante il periodo coloniale britannico.
- la flanella sintetica o quella mista – Anziché con fibre naturali, questa tipologia viene oggi fatta principalmente con materiali sintetici come il poliestere o il nylon. Questi tessuti artificiali sono più infiammabili e meno eco-sostenibili.
- la flanella di Ceylon – Questo tipo di flanella originariamente prodotta nel Ceylon (ora Sri Lanka), è costituito da una miscela 50/50 di cotone e di lana.
Gli impieghi dei vari tessuti in flanella
La flanella viene comunemente utilizzata per produrre camicie,
Essendo calda e morbida al tatto, in genere viene utilizzata per produrre articoli per la stagione autunnale/invernale.
La flanella in cotone è particolarmente adatta per fare,
- camicie,
- pigiami, vestaglie, tute da ginnastica,
- abiti per i bambini,
- piumini,
- lenzuola, ecc.
La flanella in cotone,
- è molto soffice ed ha un aspetto simile alle felpe,
- dalle quali però differisce avendo tutte e due le superfici pelose.
La flanella in lana viene molto utilizzata,
- sia in drapperia (i tessuti-icona dell’abbigliamento maschile) sia per gli abiti completi, i pantaloni e le gonne.
- per i tessuti gessati: quelli formati da righe verticali ed equidistanti in colori scuri, fra cui il classico grigio medio e scuro sono quasi sempre in flanella.
- come anche quella in cotone, la flanella in lana viene utilizzata come fodera nei capi sportivi.
Sin dagli anni ’80, le camicie di flanella hanno spesso costituito un modo di vestire per vari gruppi musicali. Un classico esempio è Kurt Cobain dei Nirvana che indossava camicie di questo tipo di tessuto.
La flanella di lana
La produzione della flanella di lana inizia con la raccolta della lana principalmente dal vello degli ovini (lana vergine). A differenza di molte altre fibre animali, la tosatura della lana non crea in alcun modo problemi alle pecore. Questo processo manuale avviene normalmente una volta l’anno.
Le fibre che se ne ricavano vengono poi ordinate, e la lana di miglior qualità viene destinata all’abbigliamento.
Al fine di eliminare lo sporco, il sudore e il grasso, si procede quindi alla sua pulitura con ripetuti lavaggi con acqua e sapone in vasche alcaline. Infine la lana viene avvolta attorno a delle bobine di grandi dimensioni e trattata con dell’olio in modo da renderla più duttile.
In seguito, le fibre di lana vengono sottoposte alla cardatura, ovvero vengono districate e pettinate. Con questo processo vengono eliminate le fibre più corte, mentre quelle più lunghe vengono allineate. Successivamente vene fatto il filo con la filatura di due, tre o quattro fibre insieme.
La produzione dei tessuti di flanella
Ecco quali sono le principali fasi riguardanti la produzione dei tessuti di flanella.
- L’ acquisizione del materiale – A seconda del tipo di tessuto desiderato (tenendo conto che le fibre più fini come la seta non sono adatte alla produzione di flanella) viene data la preferenza al cotone, alla lana o alle fibre sintetiche.
- La filatura – Il materiale di partenza viene cardato districato e pettinato. Poi viene filato più o meno allo stesso modo in cui viene realizzato il filato destinato ad altri tipi di tessuti: i principali segni distintivi della felpa derivano infatti dalla successiva dalla fase di tessitura (e non dalle fasi di produzione iniziali).
- La tessitura – Per fare la flanella viene solitamente utilizzato un un intreccio con nervature oblique – la “saia” (in inglese twill) – o una trama semplice.
- I trattamenti finali – Questi possono essere diversi: ad esempio alla flanella sintetica viene spesso applicato un rivestimento ignifugo (la flanella di lana invece è naturalmente ignifuga).
i maggiori produttori di materie prime utilizzate per fare la flanella
- Il più grande produttore al mondo di lana è l’ Australia (un paese che ha molte più pecore che persone).
- L’India è il più grande produttore mondiale di cotone.
- La la Cina è il più grande produttore di materiali (e i tessuti) sintetici.
- Di conseguenza l’Australia, l’India e la Cina, a seconda dei tessuti costituenti, sono più grandi paesi esportatori e produttori di flanella.
Le qualità caratteristiche della flanella
Come abbiamo detto, oggi sono disponibili tessuti di flanella fatti con fibre diverse, ma anche aventi diversi pesi: da 140 gr / mq, a 550 gr / mg.
A seconda dei materiali coi quali sono fatti, variano la traspirabilità di questi tessuti, la loro igroscopicità e la loro inerzia termica.
In linea generale comunque i vantaggi i pregi ed i limiti della flanella, possono essere sintetizzati come segue.
pregi e qualità
- La flanella non si raggrinzisce facilmente,
- invecchiando, diventa più morbida,
- non necessita di una stiratura o di un lavaggio a secco.
- Se la flanella è in cotone non trattiene gli odori,
- è resistente e morbida (naturalmente in relazione alle fibre con cui è realizzata),
- trattenendo l’aria funge da isolante termico,
- pur trattandosi di un tessuto particolarmente caldo, ha un’estrema leggerezza a contatto col nostro corpo.
qualità indesiderate dei tessuti in flanella
- Tutti i tessuti in flanella di cotone sono soggetti al fenomeno del pilling, ossia alla formazione di pallini. Questo fenomeno non è dovuto ad una scarsa qualità del prodotto ma al trattamento di garzatura che subisce il tessuto.
Settori di maggior impiego della flanella
I tessuti di flanella vengono utilizzati in vari settori merceologici tra cui,
- l’abbigliamento: oltre alle camicie, la flanella viene spesso utilizzata in maglioni, cardigan e altri indumenti a strati per la stagione fredda;
- gli accessori per l’abbigliamento – la flanella viene talvolta utilizzata per fare borse e cinture;
- i complementi d’arredo – grazie alla sua associazione con il plaid, molti oggetti d’arredamento e altri articoli per la casa sono realizzati in flanella.
I costi d’acquisto la sostenibilità eco-ambientale della flanella
costi d’acquisto dei tessuti
I costi d’acquisto relativi ai tessuti di flanella sono legati ad una varietà di fattori:
- ai materiali impiegati – Il cotone è di norma più costoso del poliestere e di altri tessuti. La lana di alta qualità costa ancora di più.
- alla qualità della loro trama – Alcuni produttori di tessitori di flanella sono dei “maestri” nel loro lavoro, mentre altri producono tessuti economici e di scarsa qualità in serie. Le aziende che si focalizzano sulla loro eco-sostenibilità e sulle fibre organiche e naturali, hanno in generale anche una maggiore attitudine a creare tessuti di flanella di alta qualità.
- ai trattamenti ed ai coloranti aggiuntivi – La flanella ignifuga e quella impermeabile può essere leggermente più costosa di quella non trattata.
sostenibilità eco-ambientale
Ci sono alcuni elementi che incidono sull’impatto ambientale della flanella.
- I materiali utilizzati – La produzione di cotone inquina meno di quella dei tessuti sintetici, ma la lana inquina meno di loro.
- I processi di produzione – A seconda dei coloranti utilizzati e dei vari trattamenti, la produzione dei tessuti di flanella può avere sull’ambiente un impatto maggiore o minore. Le aziende eco-sostenibili che, nella realizzazione dei loro tessuti, si affidano processi di produzione etici hanno maggiori probabilità di utilizzare dei materiali sicuri.
- Le scelte commerciali dei vari produttori dei tessuti – I produttori dei tessuti possono scegliere i fornitori di materiali e i paesi da cui rifornirsi. Queste scelte possono riflettere o meno scelte ambientali e di eco-sostenibilità.
il lavaggio dei tessuti in flanella
La flanella è facile da pulire.
E consigliabile lavarla a mano o con un ciclo di lavaggio in lavatrice a basse temperature. In genere 30-40° C, ma le temperature esatte di lavaggio variano a seconda dei tessuti costituenti.
Se il tessuto in flanella è nuovo ed è colorato, possiamo fare un primo lavaggio con l’aggiunta di un tappo di aceto bianco distillato che fisserà le tinte e ci aiuterà anche a dare una sgrassatura leggera ai tessuti
Non si dovrà usare un centrifuga aggressiva.
Le varie certificazioni riguardanti i tessuti in flanella
A seconda dellla natura dei materiali utilizzati per fare i tessuti di flanella, possono essere applicabili alcune certificazioni. Tra queste val la pena ricordare:
- Global Organic Textile Standard (GOTS) – Il GOTS è la principale autorità nel campo della produzione di tessuti naturali sicuri, sostenibili ed etici. Qualsiasi prodotto certificato GOTS è garantito essere stato prodotto in conformità con i più alti standard di qualità.
- Standard globale riciclato (GRS) – I materiali sintetici non dovrebbero essere dannosi per l’ambiente. Il GRS certifica che si tratta di prodotti ottenuti da materiali da riciclo e daattività manifatturiere. Valorizza i prodotti realizzati con materiali da riciclo, nel rispetto di criteri ambientali e sociali estesi a tutte le fasi della filiera produttiva.
- Woolmark – La certificazione “pura lana vergine” costituisce un marchio di qualità internazionale. La lana certificata Woolmark è quella prodotta con cura e prodotta con pratiche etiche.