Essendo un materiale morbido, liscio, privo di componenti di origine animale, molti definiscono il cupro (rayon cuproammoniacale) seta vegetale: in realtà si tratta di una fibra prodotta come filo continuo dai linters di cotone trattati al cuprammonio.
Il rayon cupro
Il cupro, o rayon cuproammoniacale, o rayon cupro, o seta vegetale, o Bemberg Cupro, è una fibra di cellulosa rigenerata partendo dai linters di cotone (i linters sono la corta peluria fibrosa, aderente ai suoi semi) che viene trattata attraverso un particolare processo al cuprammonio.
Le fibre dei linters sono troppo piccole per la produzione dei filati di cotone e quindi non vengono utilizzate a tal fine.
Il rayon cupro deriva dalla dissoluzione di questi cascami di cotone (linters) in una soluzione viscosa di ossido di rame, chiamato cuprammonio (da cui l’origine del nome rayon cupro). In questo modo i linters – che altrimenti non potrebbero essere utilizzati nelle filature – diventano nuove fibre tessili con le quali poter produrre il rayon “seta vegetale”.
Per la sua origine cellulosiaca, il cupro rientra nella famiglia dei rayon, la stessa famiglia del lyocell (o tencel ) e del modal.
I suoi principali utilizzi riguardano l’arredamento (broccati, damascati) e l’abbigliamento, in particolare per confezionare abiti da sera per l’alta moda e fare le fodere.
I pregi del cupro
Un tessuto fatto col rayon cuproammoniacale,
- assorbe rapidamente l’umidità,
- può essere facilmente stirato,
- la sua produzione non comporta di dover maltrattare degli animali (come nel caso della seta),
- è brillante come la seta,
- è termoregolatore e traspirante,
- è ipoallergenico,
- è facilmente tingibile,
- è biodegradabile (è infatti composto al 100% da materiali a base vegetale),
- è potenzialmente è eco-sostenibile (quanto alle sostanze e all’acqua utilizzata per la produzione che può essere riutilizzata e riciclata più volte),
- è facile da lavare, non necessita infatti di essere lavato a secco come quelli fatti in altre fibre naturali/artificiali (ad esempio come la seta).
Gli svantaggi ed i limiti del cupro
Per contro, un tessuto in rayon cuproammoniacale ha i seguenti svantaggi:
- brucia rapidamente alle temperature superiori ai 180 gradi Celsius,
- non può essere lavato in acqua calda, diversamente dalle fibre naturali come la lana,
- brucia facilmente ed emana l’odore della carta bruciata.
- ha un’alta densità (c.a. 1,52 – 1,55 g/cm³),
- è molto igroscopico, potendo assorbire fino al 110% di umidità,
- ha una bassa tenacità, la quale peggiora con l’umidità.
La sua eco-sostenibilità
La fibra di cupro è fatta con materiali naturali ed è quindi biodegradabile.
Purtroppo per produrlo vengono impiegati anche prodotti chimici: grandi quantità di rame, ammoniaca e soda caustica, prodotti che se non vengono smaltiti correttamente oppure se non vengono riciclati, possono avere effetti negativi sull’ambiente.
In passato, questi processi erano molto inquinanti, oggi però si riesce a recuperare /neutralizzare gran parte di questi materiali nocivi.
Anche i prodotti in rayon cupro possono ottenere le certificazioni che attengono alla loro ecosostenibilità. Ne ricordiamo alcune.
- l’Ecomark: una certificazione rilasciata dal Bureau of Indian Standards ai prodotti sventi un minor impatto sull’ecosistema;
- a GRS-Global Recycle Standard: una certificazione internazionale per i prodotti tessili riciclati;
- lo STANDARD 100 by OEKO-TEX®, che riguarda le materie prime ed i materiali accessori, i semilavorati e i prodotti finiti del settore tessile ad ogni livello di lavorazione, utilizzati nella loro produzione;
Però di certificazioni ce ne sono anche di altre.
I suoi impieghi
Dato che le fibre di cupro non si caricano di elettricità elettrostatica, e dato che ci danno una buona sensazione al contatto con la pelle, vengono spesso utilizzate per realizzare le fodere dei vestiti.
La morbida e lucida fibra di cupro può essere mescolata anche con la lana, col cashmere, con le fibre sintetiche per poi realizzare dei capi lavorati di alta qualità. Come ad esempio,
- biancheria intima,
- calze,
- camicette,
- cappotti,
- pantaloni,
- giacche,
- scialli,
- abiti da sera,
- camicette,
- abiti estivi,
- altri abiti leggeri ed aderenti.
La produzione del rayon cuprammonio
Il rayon cuprammonio viene prodotto mediante l’esposizione della cellulosa di alcune materie prime vegetali (di cotone principalmente) ad una miscela di ammonio e di rame. Questi due elementi si combinano con la cellulosa, e vanno a formare una nuova sostanza.
La miscela che ne risulta viene quindi mercerizzata in soda caustica ed estrusa attraverso una filiera. Il prodotto estruso ottenuto viene quindi immerso in una serie di bagni che rimuovono l’ammoniaca, il rame e la soda caustica. In alcuni casi, questi bagni possono essere riutilizzati più volte prima di essere smaltiti.
La principale ragione che porta le azienda tessili ad utilizzare il rayon di cuprammonio nei loro prodotti è il suo basso costo. Questo fatto agevola i produttori dei paesi in via di sviluppo, dove lo smaltimento dei rifiuti avviene illecitamernte il che li aiuta a ridurre le voci di costo. Purtoppo questa è un pratica consolidata.
Il Bemberg
Abbiamo detto che il rayon cuproammoniacale spesso viene chiamato Bemberg dal nome della ditta tedesca che per prima (nel 1911) lo ha prodotto su scala industriale.
Oggi Bemberg ™ è un marchio registrato di propetà della giapponese Asahi Kasei Corporation, la sola che può quindi commercializzare prodotti come Bemberg Cupro.
Fibre simili al Bemberg cupro sono le fibre TENCEL™Lyocell